Il Papa in Udienza: non cediamo alla “cultura dello scarto”

papa francescoCITTA’ DEL VATICANO – In un tripudio di colori e di incitamenti festosi Papa Francesco ha percorso questa mattina le vie costeggiate da transenne in Piazza San Pietro prima di tenere la consueta catechesi del mercoledì incentrata quest’oggi sulla Giornata Mondiale dell’Ambiente. Un evento – ha detto il Papa – promosso dalle Nazioni Unite, occasione per lanciare “un forte richiamo alla necessità di eliminare gli sprechi e la distruzione di alimenti”. Nel libro della Genesi si afferma che Dio pose l’uomo e la donna sulla terra perchè la coltivassero e custodissero. Ma il ‘coltivare e custodire’ non comprende solo il rapporto tra noi e l’ambiente, tra l’uomo e il creato – ha spiegato il Papa – riguarda anche i rapporti umani. La persona umana oggi è in pericolo! Ecco l’urgenza dell’ecologia umana! Questa affermazione è stata spiegata dal Papa Francesco con una serie di esempi aggiunti a braccio al suo discorso ufficiale. “Se si rompe un computer è una tragedia, ma la povertà, i bisogni, i drammi di tante persone finiscono per entrare nella normalità…”. “Se una notte di inverno”, in strada, “muore una persona, quella non è notizia. Se in tante parti del mondo ci sono bambini che non hanno da mangiare, quella non è notizia. Sembra normale! Al contrario di questo un abbassamento di 10 punti nelle Borse di alcune città, costituisce una tragedia. Così le persone vengono ‘scartate’. Questa “cultura dello scarto” – ha proseguito – “tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti. Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi”. Vorrei allora che prendessimo tutti il serio impegno di rispettare e custodire il creato, di essere attenti ad ogni persona, di contrastare la cultura dello spreco e dello scarto, per promuovere una cultura della solidarietà e dell’incontro. Grazie!”.