Ancora senza un nome l’uomo ritrovato in mare a Lavagna

LAVAGNA – Per ora non è ancora stato identificato. Il corpo dell’uomo ritrovato nelle acque del porto di Lavagna non aveva con sè documenti, solo un mazzo di chiavi. Vestito con pantaloni della tuta neri, un pullover di colore rosso e nero e con mocassini scuri, presentava l’amputazione di due dita della mano sinistra, frutto di un incidente avvenuto però in passato. E’ questo l’identikit dell’uomo rinvenuto oggi all’imboccatura del porto lavagnese. Sono le 14.40 quando un diportista individua un ostacolo accanto ad uno degli ultimi moli. Sul posto intervengono gli ormeggiatori che scoprono il cadavere. Il corpo è di un anziano di 60, 65 anni, di circa 1 metro e 70 di statura. Viene ripescato dal nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Intervengono anche il 118, la Croce Rossa di Lavagna, gli uomini della Capitaneria di Porto e i Carabinieri di Sestri L. I militari, che conducono le indagini, non escludono nessuna pista. L’uomo potrebbe essere caduto in acqua mentre era nel porto, oppure è finito in mare aperto altrove ed è stato trascinato via dalla corrente. Quello che è certo, secondo il medico legale, è che si trovava in acqua da 24 ore, comunque non più di 36, per questo non era in stato di decomposizione avanzata. I Carabinieri hanno allertato i comandi del levante ligure per vedere se ci sono segnalazioni di congiunti scomparsi. Secondo la Capitaneria, infatti, è più facile che il cadavere sia arrivato a Lavagna secondo una corrente levante/ponente.I responsabili del porto, in ogni caso – dal direttore al Comandante, sino agli ormeggiatori – non hanno mai visto prima questa persona. La salma è ora all’obitorio di Lavagna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Si attende di vedere se qualcuno ne denuncia la scomparsa o se in queste ore viene identificato. Successivamente potrà essere disposta l’autopsia per accertare le cause della morte.