CITTA’ DEL VATICANO – “Le Giornate mondiale della Gioventù non sono “fuochi d’artificio” – con queste parole Papa Francesco si è rivolto ai fedeli presenti in Piazza San Pietro ieri mattina per la recita dell’Angelus Domenicale, il primo dopo il rientro dal Brasile. Le GMG ha proseguito il Papa – sono tappe di un lungo cammino iniziato nel 1985 da Giovanni Paolo II e continuato con Benedetto XVI. E “anch’io – ha aggiunto – ho potuto vivere questa meravigliosa tappa in Brasile”. Ricordiamo sempre: i giovani non seguono il Papa, seguono Gesù Cristo, portando la sua Croce. Poi un grazie ai giovani che hanno partecipato “anche a costo di sacrifici” e a tutto il popolo del Brasile, “generoso”, “di grande cuore”. Quindi, un’intenzione di preghiera perché questi giovani incontrati a Rio possano tradurre questa esperienza “nei comportamenti di tutti i giorni”, “in scelte importanti di vita, rispondendo alla chiamata personale del Signore”, rifiutando “l’assurdità di basare la propria felicità sull’avere”. “L’’incontro con Gesù vivo, nella sua grande famiglia che è la Chiesa, riempie il cuore di gioia, di vita vera, di bene profondo, “che non passa e non marcisce”. Dopo la preghiera mariana, i saluti ai fedeli in piazza, nonostante il caldo torrido di Roma: “Grazie a tutti! Ma ci sono tanti giovani in Piazza! Questo sembra Rio de Janeiro”.
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