Decreto correttivo salva-Tribunale, c’è anche il sì della Camera

tende tribunaleCHIAVARI – “Adesso la volontà politica c’è con l’espressione dei due rami del Parlamento; il Ministro ora deve prenderne atto e agire di conseguenza”: è il commento del presidente del Comitato Salva il tuo Tribunale all’approvazione da parte di Camera e Senato di due distinti ordini del giorno relativi alla necessità di un decreto correttivo alla riforma della giustizia. Palazzo Madama l’altro ieri e Montecitorio a sorpresa ieri sera alle 20 hanno approvato a larga maggioranza due documenti che indicano la strada da seguire per il salvataggio di alcuni uffici giudiziari, tra i quali quello di Chiavari, chiedendo al Ministro Cancellieri di percorrerla nel più breve tempo possibile. Se da una parte il Senato, nell’ordine del giorno, ha ribadito genericamente la necessità di un intervento correttivo all’attuale riforma, la Camera, nel documento presentato dal deputato Verini, ha indicato due possibili soluzioni: la prima, quella del decreto correttivo nel quale scongiurare la chiusura dei sei tribunali per i quali continua l’impegno politico e degli enti locali sul territorio. La seconda, meno auspicabile, quella di trasformare la trentina di tribunali soppressi in sedi distaccate. Il rischio, in quest’ultimo caso, di perdere servizi e comunque autonomia rispetto alla sede principale. I tempi si fanno stretti con la data del 13 settembre, data decisa per la chiusura dei tribunali soppressi, che si avvicina. La paralisi di queste ultime settimane aveva scoraggiato forse gli animi di chi si era speso con vigore per mantenere il presidio della giustizia anche nel territorio del Tigullio. Gli ultimi sviluppi maturati in Parlamento tuttavia hanno riacceso una speranza. Gli occhi di tutti adesso sono puntati sul Ministro Cancellieri e sui funzionari del Ministero della Giustizia. Alibi per non agire adesso non ce ne sono più.