Centrafrica, nei villaggi la gente ha paura. La testimonianza di padre Aurelio Gazzera

centrafricaBANGUI – Il sito di informazioni JeuneAfrica riporta che ieri, due giorni dopo l’autoproclamazione a Presidente della Repubblica Centrafricana di Michel Djotodia, ci sono stati scontri in un quartiere della capitale, Bangui. Sul blog Bozoum in diretta, padre Aurelio Gazzera, racconta di aver ricevuto la visita dell’Arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga. È una delle poche voci del paese che si è levata contro le ingiustizie e le violenze, spiega il missionario. “Domenica 18 agosto iniziamo con la celebrazione della Messa, presieduta dal Vescovo. Temevo che ci fosse poca gente a causa del cambiamento di orario, ma la chiesa era strapiena. L’arcivescovo di Bangui ci ha accompagnato nella preghiera, e aiutato a credere e a sperare. Subito dopo la messa, alle 9, ci mettiamo in strada. Andiamo avanti fino a Bossa, dove i ribelli hanno ucciso una persona (che tra l’altro era handicappata…). La gente del villaggio è nascosta, ed esce solo quando capisce che siamo noi… Mentre parliamo arrivano i ribelli: è panico e fuggi fuggi. Diciamo alla gente di stare calma e piano piano si decidono a restare. A Bodalo… villaggio vuoto. NON UNA PERSONA. Solo al ritorno troveremo 4 (quattro!) persone! A Kemo la gente è presente, ma sono terrorizzati. Alcuni di loro sono stati legati e picchiati. Attraversiamo il fiume, ed andiamo ad incontrare i ribelli, quelli… più cattivi! Il capo, stravaccato su una sedia, non parla altro che l’arabo… Il suo vice fa da interprete… Diciamo che siamo venuti a visitare i villaggi colpiti dalle loro violenze ed uccisioni… e il capo dice che non è vero, che non c’è stato niente… Uscendo dalla loro “base”, dall’altra parte della strada, ci sono gli abitanti del villaggio. Li incontriamo e li incoraggiamo… E poi lasciamo che il Vescovo, con la sua missione, prosegua fino a Bossangoa. Noi rientriamo a Bozoum… con un po’ di speranza, ma anche con tanta tristezza. Quello che abbiamo visto è una parte piccolissima di tutto il dolore e la sofferenza che il paese sta soffrendo da 5 mesi a questa parte. E mentre noi siamo qui, a Bangui il presidente che si è autoproclamato fa il suo giuramento… Quanti dubbi e quante domande!”