Modifiche alla composizione della popolazione carceraria di Chiavari: i dubbi del sindacato di Polizia penitenziaria

carcere-chiavariCHIAVARI – Trasferire un congruo numero di detenuti dal carcere di Chiavari a quello di Pontedecimo per fare posto, nel penitenziario di via al Gasometro, ad una sezione circondariale al posto di quella dedicata ai detenuti cosiddetti protetti. Lo prevede una decisione del Provveditore penitenziario della Liguria, che ha sollevato le proteste del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, il quale ha inviato una nota di protesta al Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. In sostanza, la popolazione carceraria di Pontedecimo si troverebbe ad essere composta per li più da soggetti fragili o con difficoltà psicologiche, oppure separati dagli altri perchè coinvolti in processi delicati. Molti di questi, secondo quanto si legge in una nota firmata dai rappresentanti del sindacato di Polizia penitenziaria, sono destinatari di trattamenti specifici nelle carceri di provenienza, così come accade a Chiavari. Il Sappe contesta l’assunzione di una decisione che non ha coinvolto le organizzazioni sindacali, e che non ha previsto l’attivazione di corsi di formazione e aggiornamento professionale ad hoc per i poliziotti che dovranno gestire quel tipo di detenuti.
Il Sappe ritiene inoltre discutibile la decisione di istituire nella Casa di reclusione di Chiavari una sezione circondariale in cui custodire i detenuti in attesa di giudizio, viste le pesanti ombre che si addensano sulla futura permanenza a Chiavari degli Uffici della Procura della Repubblica.
I rappresentanti sindacali chiedono pertanto l’intervento del Ministro della Giustizia Cancellieri, affinchè il provvedimento sia congelato, e subordinato ad ulteriori approfondimenti