Centrafrica, ancora violenze a nord ovest

centrafrica2BANGUI – Rimane precaria la situazione a Bossangoa dopo le violenze dello scorso fine settimana mentre a Bouca, 100 km ad est, incursioni di uomini armati sono continuate anche ieri. Il nuovo fronte che si è aperto nel nord-ovest del paese ha causato finora, in base ai bilanci ancora provvisori, una sessantina di morti, tra cui due lavoratori locali di una ong umanitaria Acted. Secondo la ricostruzione dei fatti diffusa dalle autorità, responsabili dell’attacco ai villaggi della zona di Bossangoa (250 km a nord-ovest di Bangui) sono uomini armati vicini all’ex presidente François Bozizé, destituito lo scorso 24 marzo con un colpo di stato della coalizione ribelle Seleka, oggi rifugiato in Francia. “Hanno distrutto ponti e altre infrastrutture e commesso atti di vendetta ai danni della popolazione musulmana. Una sessantina di persone è stata uccisa in questi attacchi” ha detto il portavoce della presidenza, Guy-Simplice Kodegue. Bossangoa è il capoluogo della prefettura dell’Ouham, regione nativa di Bozizé. Ieri invece i disordini hanno raggiunto Bouca, dove gli scontri tra pro-Bozizé ed esponenti della Seleka hanno spinto alla fuga gli abitanti della zona. Kodegue ha confermato la morte di due operatori umanitari, di quattro combattenti Seleka e altri quattro civili mentre saccheggi e esazioni. sono stati comessi su vasta scala.