Il Papa all’Angelus: nessun peccato o crimine cancella dalla memoria di Dio uno dei suoi figli

ANGELUS PAPACITTA’ DEL VATICANO – Il Papa all’Angelus, commentando il vangelo domenicale, ha parlato della misericordia di Dio che ama tutti i suoi figli e nessuno dimentica. “Non c’è peccato o crimine” che possa “cancellare dalla memoria e dal cuore di Dio uno solo dei suoi figli” ha affermato Papa Francesco. Il Papa si è soffermato sull’incontro tra Gesù e il pubblicano Zaccheo, narrato dal Vangelo, per ribadire che Dio sempre aspetta di veder rinascere nel cuore dei peccatori “il desiderio del ritorno a casa”. Quest’ultima tappa del viaggio riassume in sè il senso di tutta la vita di Gesù, dedicata a cercare e salvare le pecore perdute della casa di Israele. A Gerico accade uno degli eventi più gioiosi narrati da san Luca: la conversione di Zaccheo. A quest’uomo viene impedito di avvicinarsi a Gesù per la sua cattiva fama, ma lui non si dà per vinto e si arrampica su un albero per poterlo vedere passare. Gesù, quando arriva vicino a quell’albero, lo chiama per nome: ‘Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua’. Anche oggi, ha detto ancora il Papa, lasciamoci come Zaccheo “chiamare per nome da Gesù”. Anche noi, ha riaffermato, “ascoltiamo la sua voce che ci dice: ‘Oggi devo fermarmi a casa tua’”, “nella tua vita” e “nel tuo cuore”. “E accogliamolo con gioia – ha concluso Francesco – Lui può cambiarci, può trasformare il nostro cuore di pietra in cuore di carne, può liberarci dall’egoismo e fare della nostra vita un dono d’amore.”