L’invito del Vescovo nella Solennità dell’Epifania: “Riconoscersi creature di fronte all’Amore di Dio”

131227 VESCOVO NOTTE NATALECHIAVARI – Gesù desidera farsi incontrare, ogni giorno: di questo parla l’Epifania. Mons. Tanasini, nell’omelia della Messa celebrata in Cattedrale, ha descritto lo stile di Cristo nel rivelarsi. Una rivelazione, ha detto, che avviene nella piccolezza, senza esibizionismi, per annunciare che Dio è presente e mantiene le sue promesse, per venire incontro al desiderio del cuore di ognuno di conscerlo. Gli uomini che lo ricercano, mettono a servizio di questo cammino, sia esso fisico o interiore, tutto il loro intelletto e le loro capacità, ha sottolineato Mons. Tanasini. Perchè conoscere Dio è conoscere se stessi, anche se a volte sembra che ci siano altre urgenze. Due gli aspetti salienti di questo incontro: è aperto a tutti, senza barriere culturali o sociali, perchè l’attesa del salvatore va oltre i confini del Popolo di Israele, anzi, va oltre ogni confine. E questo nonostante oggi si tenda a pensare che appartenere, e appartenere a Dio, voglia dire chiudersi e separarsi dagli altri

Inoltre, ha spiegato il Vescovo, la vicenda dei sapienti di Oriente, i Magi, annulla la pretesuosa contrapposizione fra fede e scienza, dimostrando come la scienza come apertura ad un orizzonte ampio sia via alla fede

Di qui l’invito a scoprire la luce, nell’incontro con Gesù che l’ha portata sulla terra, e ad essere luce, testimoni in famiglia e nella società, riconoscendo la condizione di creature e, per questo, mettendosi in ginocchio di fronte alla grandezza dell’amore di Dio.