I comuni montani con meno di 3.000 abitanti potranno gestire l’intero ciclo integrato delle acque

OLYMPUS DIGITAL CAMERAGENOVA – Da oggi i comuni montani con meno di tremila abitanti potranno scegliere di gestire in proprio il ciclo integrato delle acque. Il consiglio regionale ha approvato infatti questo pomeriggio il disegno di legge relativo le norme in materia di individuazione degli ambiti ottimali per l’esercizio delle funzioni relative al servizio idrico integrato e alla gestione integrata dei rifiuti. Insieme alla legge è stato approvato anche l’emendamento presentato dal consigliere Ezio Chiesa con il quale si da la possibilità ai Comuni già appartenenti alle Comunità Montane e con popolazione inferiore o uguale a tremila residenti di avere il totale controllo del servizio idrico, in forma singola o associata. Oltre 1300 firme erano state raccolte dal consigliere di Liguria Viva a sostegno della modifica nei comuni di Borzonasca, Mezzanego e Santo Stefano d’Aveto. “L’acqua è una delle poche risorse sulle quali possiamo contare – ha spiegato Chiesa –. Ora i Comuni avranno la possibilità di esercitare la facoltà di scelta mediante delibera consiliare da adottarsi entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge”. Si tratta di un primo risultato che permette, almeno in parte, di adeguare la normativa ai risultati referendari.