Il Papa all’Angelus: non c’è alcun limite alla misericordia di Dio.

papa francescoCITTA’ DEL VATICANO – “Cristo non si rassegna ai sepolcri che ci siamo costruiti con le nostre scelte di male e di morte”. Il Papa ha commentato così la Risurrezione di Lazzaro, nel Vangelo della quinta domenica di Quaresima, per spiegare che tutti siamo chiamati a “uscire dalla tomba in cui i nostri peccati ci hanno sprofondato”. Papa Francesco ha ricordato che Gesù “ci chiama insistentemente ad uscire dal buio della prigione in cui ci siamo rinchiusi”, descrivendo chiaramente la prigione: parla di “una vita falsa, egoistica, mediocre”. “La nostra risurrezione – ha detto – incomincia da quando decidiamo di obbedire al comando di Gesù uscendo alla luce, alla vita”. Poi il pensiero al Rwanda nel XX anniversario dell’inizio del genocidio contro i Tutsi. E il ricordo del terremoto 5 anni fa all’Aquila. In piazza San Pietro, la straordinaria accoglienza di oltre 60 mila persone al Vangelo che il Papa ha voluto far distribuire gratuitamente.