Celebrazione del precetto pasquale alla Lames di Chiavari

messa Vescovo LamesCHIAVARI – La preghiera non allontana dalla concretezza della vita, con i sui problemi, ma mette in condizione di vivere la vita in relazione con il Signore. E’ uno degli aspetti messi in luce dal Vescovo, nell’incontro con i lavoratori della Lames, la fabbrica chiavarese leader nella costruzione di alzacristalli elettrici. Nel cammino del Vescovo, fra i luoghi di lavoro che sorgono sul territorio della nostra Diocesi, l’appuntamento, ormai tradizionale, con l’azienda di Sampierdicanne rappresenta un passaggio significativo, perchè la Lames, fiore all’occhiello dell’economia del Tigullio, sta attraversando un prolungato periodo di crisi di liquidità, che ha determinato l’avvio della procedura di concordato preventivo. Presenti alla celebrazione eucaristica sia il nuovo gruppo dirigente che la proprietà, la famiglia Pellegri. Nel tempo di Pasqua, quando la Chiesa invita a celebrare il precetto laddove si svolge la vita quotidiana dei suoi figli, la Messa nei capannoni della periferia chiavarese ha assunto quindi un sapore particolare.
Il Vescovo ha proposto una riflessione incentrata sulla Parola di Dio proposta dalla liturgia del giorno, iniziando dal Libro dei re, dove si dice che laddove l’uomo pensa di affrancarsi dalla sua relazione con il Signore, questo genera aridità, simboleggiata dalla carestia. Ma la preghiera, ha precisato Mons. Tanasini, non solleva dalla responsabilità personale, nè pone l’uomo in atteggiamento passivo, perchè, ha spiegato ancora il Vescovo, traendo spunto dalla pagina del Vangelo relativa al Discorso della Montagna, il rapporto fra gli uomini è fondamentale, e in qualche modo segna anche il rapporto con Dio.

Oggi, troppo spesso, ha sottolineato il Vescovo, i rapporti interpersonali, anche in famiglia, sotto contraddistinti da un tentativo di sopraffazione che degenera in violenza, anche grave; la strada proposta da Gesù, è invece quella della riconciliazione, del perdono reciproco, perchè questa è l’unica che edifica. Anche e soprattutto sul luogo di lavoro, ha detto il Vescovo occorre abbandonare ogni individualismo per cercare l’incontro reciproco ed il sostegno