Papa Francesco in Calabria: “I mafiosi non sono in comunione con Dio”

papa francesco in calabriaCASSANO ALLO JONIO – Una folla sterminata di persone nonostante il sole battente ha preso parte alla Messa che Papa Francesco ha celebrato nella spianata di Sibari, concludendo la sua visita in Calabria. La coincidenza con la solennità del Corpus Domini ha offerto al Papa lo spunto per una riflessione ad ampio respiro sul tema dell’adorare, come incoraggiamento alle comunità calabresi, ma anche come monito, perchè, ha detto subito il Papa, bisogna dire di no all’adorazione del male

“Ma quando “all’adorazione del Signore – ha proseguito il Papa – si sostituisce l’adorazione del denaro, si apre la strada al peccato, all’interesse personale e alla sopraffazione. Quando non si adora Dio, il Signore, si diventa adoratori del male come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza. La vostra terra, tanto bella – ha affermato – conosce i segni e le conseguenze di questo peccato! La ’ndrangheta è questo! Adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato. Bisogna dirgli di no!”.

Quindi, Papa Francesco ha chiamato in causa la Chiesa locale, “che so – ha detto – tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ce lo domando i nostri giovani bisognosi di speranza, per poter rispondere a queste esigenze la fede ci può aiutare. Coloro che, nella loro vita hanno questa strada di male, come sono i mafiosi non sono in comunione con Dio: sono scomunicati!”.

Il Papa, ha aggiunto, è venuto per confermare nella fede e nella carità, per sostenere la chiesa calabrese impegnata nell’evangelizzazione, e nel favorire stili di vita che pongano al centro le necessità dei poveri e degli ultimi, un invito, questo, esteso anche alle autorità civili, che cercano di vivere l’impegno politico come servizio al bene comune. Il Papa ha poi incoraggiato a testimoniare la solidarietà ai fratelli, specie quelli bisognosi di giustizia, di speranza e di tenerezza. La tenerezza, quella di Gesù Eucarestia, che nutre con il suo amore delicato e buono.

Ancora una volta Papa Francesco ha invitato i giovani a non farsi rubare la speranza, e camminare tutti uniti, perchè, ha detto, se adorerete Cristo e camminerete dietro di lui la vostra chiesa diocesana e le parrocchie cresceranno nella fede e nella carità e nella gioia di evangelizzare. Maria, donna eucaristica, vi precede in questo pellegrinagigo, ha concluso il Papa: vi aiuti a restare uniti affinchè, per mezzo della vostra testimonianza, il Signore conitnui a dare vita al mondo.