Incendio di Cichero del 1944: domenica evento commemorativo

foto-aSAN COLOMBANO CERTENOLI – Ricorre in questi giorni il 70° anniversario dell’incendio di Cichero. I fatti risalgono al 1944: la popolazione locale, ritenuta colpevole di dare ospitalità a militari del disciolto esercito italiano, prigionieri di guerra del campo di concentramento di Calvari, renitenti alla leva ed ex condannati politici, venne aggredita dapprima da proclami minacciosi, quindi con rastrellamenti di cansa in casa, sino all’incendio delle abitazioni. Le prime case date alle fiamme, verso l’imbrunire di una sera di metà luglio, furono quelle di Villa Piano. Altri incendi seguirono nei giorni successivi, e il 19 luglio fu la volta di Villagrande, il centro maggiore di Cichero, e della chiesa di Santo Stefano.  Qui bruciarono la canonica e la scuola e quindi appiccarono il fuoco alle sedie e alle panche all’interno della chiesa. Una navata crollò, il Crocifisso sull’altare non venne risparmiato, ma il quadro della Madonna dell’Orto non fu  intaccato dalle fiamme.  Questo fatto venne considerato un miracolo, ma un altro miracolo fu che nessun abitante di Cichero morì: nemmeno il parroco, don Attilio Fontana, che venne incolpato di avere dato ospitalità a dei prigionieri inglesi. A Cichero per ricordare quegli avvenimenti domenica prossima alle 10.30 si terrà una cerimonia rievocativa presso la cappella di Villagrande.