Il Papa in Corea: “Trasmettere ai giovani il dono della pace”

papa coreaSEUL – Papa Francesco è in Corea. All’arrivo nella capitale sudcoreana, una cerimonia calorosa ha confermato il clima d’entusiasmo che in questi giorni si respirava in tutto il Paese per la visita di un Pontefice amato dai coreani. Tutti i principali quotidiani hanno dedicato le loro prime pagine alla visita in questo giorno atteso da 25 anni. L’arrivo del Papa è stato salutato dalle salve di cannone esplose nell’aeroporto. Il Pontefice si è trasferito alla nunziatura apostolica di Seoul dove ha celebrato Messa in privato. Poi il trasferimento al Palazzo Presidenziale per la cerimonia di benvenuto. Qui il Papa ha incontrato le autorità e ha tenuto il suo primo discorso ufficiale. Il Pontefice si è detto lieto di venire in Corea e sperimentare non solo la bellezza naturale di questo paese, ma soprattutto la bellezza della sua gente e la sua ricca storia e cultura. Questa eredità – ha affermato – è stata testata nel corso degli anni dalla violenza, dalla persecuzione e dalla guerra. Un appello, quello di Bergoglio che assume un particolare valore alla luce del conflitto che tra il 1950 e il 1953 mise a confronto la Corea del Sud e quella del Nord e i cui effetti si notano ancora oggi nella divisione tra i due Paesi. A tale proposito Francesco ha espresso apprezzamento e incoraggiamento per gli sforzi compiuti in favore della riconciliazione e la stabilità nella penisola coreana, unica strada sicura per una pace duratura. La ricerca della pace da parte della Corea – ha aggiunto – è una causa vicina ai nostri cuori, perché influisce sulla stabilità di tutta l’area e di tutto il nostro mondo stanco della guerra. Di qui un pensiero ai giovani: “È importante riflettere su come stiamo trasmettendo i nostri valori alle nuove generazioni – ha spiegato – su che tipo di mondo stiamo preparando per loro e, soprattutto, riflettere sulla necessità di trasmettere ai nostri giovani il dono della pace”.