Il ricordo di Ottavio Ferraretto, rapallese, vittima delle Brigate Nere

BRIGATI CONSEGNA LIBROCHERASCO (CN) – “Ai miei figli auguro di essere buoni italiani”: sono le parole con cui Ottavio Ferraretto, rapallese, conclude la lettera indirizzata ai figli e alla moglie poco prima di presentarsi davanti al plotone di esecuzione schierato davanti a lui, legato ad un albero di gelso. È il 21 ottobre 1944 e il sole sta tramontando su Cherasco, paese in provincia di Cuneo. Oggi, a 70 anni di distanza, si è tenuta la cerimonia di commemorazione in ricordo di quest’uomo valoroso, nato a Genova il 6 ottobre 1906 e ucciso a 38 anni dalle Brigate Nere. Alcuni passaggi delle lettere che lasciò alla famiglia e il suo ricordo nelle parole inviate dall’allora cappellano di Cherasco all’arciprete di Rapallo sono stati ripresi durante la cerimonia di commemorazione, presenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Cherasco, dei Comuni vicini, della Provincia di Cuneo, i familiari di Ottavio Ferraretto, le associazioni di combattenti, gli esponenti di Azione Cattolica e i piccoli alunni della scuola di Cherasco. Alla cerimonia ha preso parte anche il Comune di Rapallo, rappresentato dal Vice Sindaco Pier Giorgio Brigati, che ha portato i saluti del sindaco Carlo Bagnasco e della città di Rapallo. Al termine, Brigati ha consegnato in omaggio al Sindaco di Cherasco e ai familiari di Ferraretto il libro redatto in occasione del 450° anniversario dell’Apparizione di Nostra Signora di Montallegro.