I Cristiani perseguitati nel mondo: 150 milioni. Esce in Francia il Libro nero.

CRISTIANI MEDIO ORIENTEPARIGI – I Cristiani perseguitati nel mondo sono circa 150 milioni; il numero sale a 200 milioni, se si considerano tutte le vittime di forme gravi di discriminazione. Dai dati raccolti nel Libro nero della condizione dei Cristiani nel mondo, uscito oggi in Francia e in arrivo in novembre in Italia, emerge che il Cristianesimo è di gran lunga la confessione più offesa nel mondo, essendo l’obiettivo dell’80% degli atti di persecuzione religiosa; la mappa degli attacchi tocca i tre più grandi continenti: Asia, Africa e America. Il triste primato mondiale del numero di preti, pastori o religiosi uccisi da armi da fuoco è detenuto dalla Colombia, che pure è un paese a maggioranza cattolica. In Africa ci sono tre situazioni estremamente gravi: quella della Nigeria, dove i Cristiani, che rappresentano circa la metà della popolazione, sono bersaglio di attentati e rapimenti perpetrati dal movimento islamico Boko Haram; quella della Somalia, dove domina la legge coranica della shari’a e i pochi Cristiani talvolta sono vittime di una vera caccia all’uomo; quella del Sudan, dove gli arabi musulmani hanno decimato le popolazioni cristiane nel Sud del paese; in Egitto, poi, dove non ci sono aperte ostilità verso i Cristiani, la comunità copta per sopravvivere è costretta a chiudersi nelle proprie chiese. Numerose sono le situazioni critiche in Asia: in Iraq e in Siria, la minoranza cristiana, già fortemente ridotta dopo lo scoppio della guerra civile, rischia di scomparire; in Pakistan i Cristiani sono i principali obiettivi della pretestuosa legge contro la blasfemia; in Arabia Saudita, roccaforte dell’Islam, i Cristiani, come tutte le minoranze religiose, sono costretti a vivere in clandestinità; in Cina l’attività della Chiesa è sottoposta a controlli, intimidazioni e incarcerazioni dal regime comunista; in Corea del Nord la dittatura comunista impone l’ateismo di Stato e rinchiude i Cristiani nei campi di prigionia. La tesi sostenuta dagli autori della ricerca è che ormai si sia scatenata su scala planetaria una guerra contro il Cristianesimo.