I dati statistici di Genova: quasi 600.000 abitanti, il 10% stranieri. Il porto resta il primo d’Italia.

GENOVA – E’ aumentato il numero degli abitanti di Genova: alla fine del 2013 erano quasi 600.000, per la precisione 596.000, mentre nel 2012 erano scesi a 582.000. Nel 2013 sono diminuite sie le nascite che i decessi: preoccupante è soprattutto il numero dei nati, 4.174, con un calo del ­6,9%; il quoziente di natalità è solo di 7,1 per mille residenti ; i decessi sono diminuiti dell’1,9%. Anche il movimento migratorio si è ridotto del 13,1%; gli stranieri che risiedono a Genova sono 57.358, ovvero il 10% del totale. La comunità più numerosa è quella ecuadoriana (17.271 unità), seguita da quelle albanese, rumena, marocchina, peruviana, cinese. Sono sempre pochi i matrimoni: nel 2013 ne sono stati celebrati 1.421 matrimoni, solo 488 con rito religioso e 933 con rito civile. Gli studenti dell’Università di Genova sono 32.782. Sul fronte lavoro, nella Provincia di Genova nel 2013 complessivamente le persone occupate sono 337.000; il tasso di disoccupazione si attesta al 9,1% in aumento rispetto all’anno precedente (7,8%). Nel Comune di Genova il mercato immobiliare è in recessione: si è registrato un ulteriore calo del numero di compravendite a fronte di una riduzione dei prezzi.
Genova rimane il primo porto italiano e tra i principali del Mediterraneo e d’Europa. Nel 2013 i passeggeri raggiungendo sono stati 2.900.000, con un incremento del 4,6%, sopprattutto per via delle crociere, che, con oltre un milione di passeggeri, hanno fatto registrare un anno record.
Necessita di un rilancio l’aeroporto “Cristoforo Colombo”, che ha subito una diminuzione, rispetto all’anno precedente, sia nel movimento aereo sia nel numero dei passeggeri. Il turismo sta diventando una voce importante con un aumento a Genova sia degli arrivi (+5,4%) che delle presenze (+3,1%). La maggior parte dei turisti stranieri proviene dalla Francia (51.500). Il volano è l’Acquario di Genova, dove nel 2013 i visitatori sono stati 1.034.750, in aumento del 7,6% rispetto all’anno precedente.