Inizio della Quaresima: il vescovo esorta a volgere lo sguardo a Gesù Crocifisso, piuttosto che a se stessi

vecovo-ceneriCHIAVARI – All’inizio della Quaresima il vescovo Mons. Alberto Tanasini ha celebrato la Messa solenne delle Ceneri nella Cattedrale di N. S. dell’Orto; ha concelebrato il vescovo emerito Mons. Giulio Sanguineti. “La Quaresima è un tempo favorevole, di grazia e di salvezza, per riconciliarsi con Dio, per ritornare a Lui con tutto il cuore. Non bisogna perdere l’occasione”: così il vescovo ha esortato i fedeli a vivere bene la Quaresima, orientando lo sguardo su Gesù crocifisso, piuttosto che su se stessi: da Lui, infatti, proviene la salvezza. Soltanto grazie a Gesù Cristo, che si è caricato del peccato al posto degli uomini, è possibile che la vita ricominci. Gli ultimi, in ordine di tempo, che stanno per vivere l’esperienza di questo nuovo inizio, sono i catecumeni, coloro i quali oggi nella Cattedrale di N. S. dell’Orto hanno ufficialmente dichiarato di volere ricevere il Battesimo la notte di Pasqua, al termine, quindi, della Quaresima. “Li accogliamo con commozione e affetto -ha detto il vescovo-; essi risvegliano negli altri fedeli il desiderio di ritrovare la freschezza del Battesimo”. Nell’omelia Mons. Tanasini si è soffermato anche sui tre gesti indicati dalla Chiesa per il cammino di Quaresima, enunciati da Gesù nel Discorso della montagna, riportato nel Vangelo di Matteo: carità, preghiera e digiuno, “gesti -ha detto- che, compiuti sotto lo sguardo di amore del Padre celeste, non sono pesanti ma gioiosi”. Il digiuno, in particolare, fa bene, perché porta a rinunciare a qualcosa che appensantisce e non permette di andare in modo agile verso il Signore; la carità, poi, deve essere gratuita e animare i rapporti quotidiani. “Sono gesti umili, come l’imposizione delle ceneri, che ricorda la fragilità dell’essere e dell’agire dell’uomo; sono un invito a credere al Vangelo, a quella notizia che d un forte impulso a vivere la vita nuova”.