Solennità del Corpus Domini: il vescovo auspica che i fedeli operino per un’umanità nuova in Cristo

110622_corpus-dominiCHIAVARI – Nella solennità del Corpus Domini, che celebra la presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia, i fedeli si sono riuniti nella Cattedrale di N. S. dell’Orto per la S. Messa e poi hanno prolungato l’adorazione del Santissimo Sacramento all’esterno della chiesa, accompagnando per le vie di Chiavari la processione eucaristica. Il mistero del Corpus Domini è quello di una realtà trasfigurata: Gesù prende il pane e il vino e li dona agli uomini come suo corpo e suo sangue, facendone cibo e bevanda spirituali. E’ questo -ha affermato il vescovo Alberto Tanasini nell’omelia- il frammento di una nuova creazione. Solo con gli occhi della fede, però, si può andare al di là di ciò che appare: il sangue di Cristo grida parole di vita, di salvezza, di amore misericordioso. Il fatto di accostarsi a Gesù, fonte di vita, operi una trasfigurazione in ognuno: l’auspicio del vescovo si riferisce tanto ai singoli fedeli quanto alle comunità. In ciascuno l’umanità trasfigurata dovrebbe trasparire nella purezza degli sguardi, nella tenerezza delle mani, della forza di parole buone e leali, nella braccia aperte all’accoglienza. Ci deve essere poi la capacità di scoprire il volto di Cristo in quello dei poveri, dei sofferenti, dei malati, degli stranieri, di rimanere affascinati dall’innocenza dei bambini, che svela un tratto di cielo; i fedeli, uomini e donne delle Beatitudini, possono operare per un’umanità nuova che senta il gusto della vita in Cristo. La processione, che ha percorso viale Medaglie d’Oro, corso Gianelli e viale Millo, si è conclusa nella piazza di S. Giacomo di Rupinaro: sul sagrato della chiesa Mons. Tanasini ha impartito la benedizione eucaristica.