Abuso d’alcol: numerosi soccorsi all’uscita delle discoteche del Tigullio

alcol-discoteca-giovani-movidaTIGULLIO – 7 interventi in media alla settimana per abuso d’alcol da parte di minori. Succede a S. Margherita L., all’esterno delle discoteche. 4 soccorsi alla settimana per la Croce Rossa, 3 per la Verde. Sette minorenni che ogni settimana perdono coscienza a causa dell’alcol e si rivegliano in Pronto Soccorso. Interventi notturni anche da parte della Croce Verde di Sestri L. nella sua zona di competenza: su 10 persone soccorse, 8 sono minori. Dati allarmanti, quelli delle pubbliche assistenze. I giovanissimi entrano in discoteca il più delle volte già ubriachi: bevono prima, per aumentare l’effetto dello sballo. Una piaga sociale, i casi sono in aumento, fa sapere il Presidente della Croce Rossa sammargheritese Gian Maria Conterno, che spiega: il coma etilico può portare al coma vero e proprio, all’arresto cardiaco, a conseguenze al fegato, quando non sono problemi più lievi ma comunque importanti come forme di diabete e così via. Eppure, questo ai giovani frequentatori delle discoteche non sembra importare, tranne poi essere assaliti dalla paura quando un amico casca per terra svenuto ed è necessario chiamare aiuto. Quando insomma le conseguenze dell’eccesso diventano reali. Dove sta il problema dunque? Secondo Massimo Gatto, Segretario della Croce Verde di Sestri L. la vera incoscienza è quella dei genitori che si accontentano di dare i soldi ai loro figli, ma non li seguono abbastanza: non si curano di come li spendono, di cosa fanno o come si vestono. Ci racconta, Gatto, del caso di una 14enne portata in Pronto Soccorso perché seriamente ubriaca. Dopo essere uscita in compagnia dei genitori nella notte era di nuovo a sballarsi. Un problema educativo, dunque, che trova origine in famiglia. Genitori “assenti” dice Conterno e gli fa eco Piero Chiarelli della Croce Verde di S. Margherita L. che spiega che la notte del mercoledì sembra la peggiore, con numerosi casi di soccorso a minorenni ubriachi, molti dei quali già privi di coscienza.