Messa d’inizio anno per i Volontari della Sofferenza

volontari sofferenzaDIOCESI – I Volontari della Sofferenza della Diocesi hanno iniziato il nuovo anno pastorale con la Messa celebrata dal Vescovo al Villaggio del Ragazzo. Mons. Tanasini, che ha amesso di seguire con viva attenzione l’attività del gruppo, ha spiegato che la sofferenza dell’uomo è un mistero. Solo la Parola di Dio può aiutarci a capire, perché Gesù per primo ha sofferto, condividendo la situazione dell’uomo. E’ impossibile accettare la malattia, ha proseguito commentando il Vangelo, di solito ci si ribella, e questo oggi è ancora più accentuato. Eppure Gesù attraverso la sofferenza espia il peccato dell’uomo, salva il mondo, e questo accade perché accetta di soffrire. Ecco dunque: accettare, abbracciare, ricevere la malattia come un dono, solo se capaci di guardare a Gesù. L’amore che si esprime nella sofferenza – ha concluso il Vescovo – è l’unico capace di colmare il vuoto causato dal male e dal peccato. I malati non sono un problema, ma una risorsa: possono diventare testimoni luminosi di fede, anche per altre persone colpite dalla sofferenza. E’ l’intuizione del Beato Luigi Novarese, il sacerdote di Casale Monferrato che spese la vita fra gli ammalati e fondò il Centro Volontari della Sofferenza, che oggi conta un’importante sezione nella nostra Diocesi. Il Beato Novarese prese spunto dai messaggi lasciati dalla Madonna a Lourdes e Fatima.