La seconda giornata del Viaggio apostolico di Papa Francesco in Messico

CITTA’ DEL MESSICO – Uno degli obiettivi primari del viaggio del Papa in Messico era la visita al santuario della Madonna di Guadalupe, uno dei più visitati al mondo. Qui ogni giorno si celebrano venti Messe; l’immagine della Vergine è dipinta su un mantello di tela di fibre di un cactus che normalmente resisterebbe non più di vent’anni. Ancora oggi non c’è spiegazione scientifica per la sua esistenza.
Papa Francesco si è soffermato a venerare l’immagine di Maria, evocando l’indio Juan Diego che diventò messaggero della Vergine, dopo le cinque apparizioni nel 1531. Una storia che ci fa capire come anche i più umili possono essere un mezzo per costruire il santuario di Dio, come dice il Papa, perchè “tutti siamo necessari, soprattutto quelli che normalmente non contano perché non sono all’altezza delle circostanze. Tutti possono far parte del progetto di Dio e la Madonna percepisce il dolore: le lacrime di coloro che soffrono non sono sterili. Sono una preghiera silenziosa che sale fino al cielo.”
Fuori della Basilica almeno 30 mila persone, arrivate fin dalla mattina per poter essere più vicine al Papa. Al Santuario Francesco ha donato una corona per dire il suo sentirsi figlio di Maria.
la Messa del anto Padre al Santuario di Guadalupe ha concluso la sua prima giornata in terra messicana. Il giorno successivo un’altra celebrazione, davati a 300 mila persone, un entusiasmo che è andato oltre ogni previsione. Al centro studi di questa città, il Comune più popoloso dello Stato di Città del Messico, centro industriale e commerciale, nuova frontiera del narco traffico. Nella prima domenica di Quaresima Papa Francesco chiede di porre attenzione alle tre tentazioni, la ricchezza, la vanità, e l’orgoglio, mentre all’Angelus ha rivolto un nuovo invito a tutti perchè il Messico torni ad essere una terra di opportunità, dove non si debba emigrare per trovare una condizione di vita migliore, dove le persone non vengano sfruttate, e dove la piaga del narcotraffico trovi una sua definitiva estinzione.
La giornata è proseguita con la visita dell’ospedale Pediatrico Federico Gómez di Città del Messico, una preziosa struttura che ogni anno cura molti bambini, affetti da tumori e da malformazioni congenite. Qui il santo Padre ha parlato della medicina più importante, fra tutte quelle che si possono somministrare a chi soffre: l’affettoterapia