Centrafrica, a Bangui non si spara più. Clima di speranza

BANGUI – “Da quasi quattro mesi a Bangui – a parte qualche episodio isolato e senza particolari conseguenze – non si spara più” scrive all’agenzia Fides padre Federico Trinchero, , missionario carmelitano scalzo che opera nel convento Notre Dame du Mont Carmel di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dove, a seguito della guerra civile scoppiata nel 2012, sono accolti 5.031 sfollati. Il Paese sta vivendo una stagione di speranza con l’elezione del nuovo Presidente, Faustin-Archange Touadéra. “Non c’è dubbio che la visita di Papa Francesco a Bangui – il 29 e 30 novembre 2015 – abbia notevolmente contribuito a questo cambio di rotta. Forse non è azzardato affermare che la visita del Papa – incerta fino all’ultimo – sia stata addirittura determinante” sottolinea il missionario. “Ma non ci facciamo illusioni” aggiunge. “Se la guerra è probabilmente finita, c’è però una battaglia importante da combattere contro la povertà e il sottosviluppo”.