Operazione “I Conti di Lavagna”: il voto di scambio

LAVAGNA – Le ipotesi di reato ascritte a Giuseppe Sanguineti, sindaco di Lavagna e al consigliere Massimo Talerico, dagli atti forniti dalla Procure della Repubblica presso il Tribunale di Genova, relative al voto di scambio avrebbero avuto la seguente natura. Sanguineti e Talerico, per ottenere a proprio vantaggio il voto elettorale nelle elezioni amministrative del 25 maggio 2014 nel comune di Lavagna, avrebbero promesso e dato ai tre esponenti della famiglia Nucera arrestati l’utilità consistente nella proroga del contratto di locazione della stazione di trasbordo dei rifiuti, denominata eco centro, di Via Madonna della Neve a Lavagna. Agli stessi componenti della famiglia Nucera e a Ivana Pinasco avrebbero concesso la proroga del contratto di appalto di raccolta dei rifiuti solidi urbani del comune di Lavagna alla Società Cooperativa Idealservice, che, a sua volta, in sub- appalto, ha confermato la gestione dell’Eco Centro e del trasporto dei rifiuti alla ditta Autotrasporti Nucera snc. Ad Ettore Mandato, coinvolto nelle indagini, sarebbe stata confermata la gestione del Bar Ostigoni, di Piazza Vittorio Veneto, gestito dalla moglie Silvestri Mafalda, evitando di dare esecuzione alla sentenza del consiglio di stato che disponeva la demolizione o l’acquisizione del manufatto in disponibilità del comune. Lo stesso Mandato avrebbe ottenuto l’autorizzazione ai lavori di ristrutturazione dell’immobile di Via Borzone a Lavagna, affidato alal ditta edile Edilmaber di Mandato. Infine, sindaco e consigliere, avrebbero assicurato a Franco Gentile, Stefano Squadrito, Marco Casazza e Paolo Felleti, titolari di concessioni al commercio sul lungomare Labonia, favori consistenti nell’evitare i controlli e omettere le sanzioni per eventuali segnalazioni relative alla stagione balneare 2014, oltre che rilasciare nuove concessioni a decorrere dalla stagione 2015, tali da consentire un aumento a ciascuno di oltre cinque volte la superficie demaniale già oggetto di precedente provvedimento amministrativo. Tutte queste utilità sarebbero state suffragate da Gabriella Mondello, Ettore Mandato, Paolo e Antonio Nucera, Franco Gentile che avrebbero dato i propri voti e procurato le preferenze elettorali di altri 500 elettori residenti nel comune di Lavagna alla lista del sindaco Sanguineti, imponendo al neo sindaco di affidare la delega al demanio e patrimonio al loro eletto di riferimento.