Carlo Marini “Titano”, domani mattina il funerale a Lavagna

LAVAGNA – Si faceva chiamare “Titano” come l’autocarro prodotto dall’OM Officine Meccaniche alla fine degli anni trenta. Era il nome di battaglia di Carlo Marini, uno degli ultimi testimoni delle battaglie partigiane, scomparso l’altra sera a 98 anni. Rientrato a Lavagna dopo l’8 settembre del 1943 dopo l’impegno in Marina nel sud Italia, aveva trovato lavoro come camionista per i cantieri navali di Riva T. Approfittava dei continui viaggi tra Genova e il levante per aiutare i partigiani: portava di nascosto documenti, armi e materiali, correndo
il rischio di essere scoperto dai tedeschi, ma anche portava rifornimenti in val d’Aveto dove c’era molta attività partigiana. Carlo Marini non ha vissuto la battaglia, stava dietro le quinte, ma si dava un gran da fare. Così lo ricordano in famiglia e tra i membri dell’ANPI di Lavagna. Un uomo silenzioso, buono, sempre sorridente, disponibile e infaticabile. L’aiuto che ha fornito alla divisione “Coduri”, dov’era inserito, parte da casa, con i suoi genitori, a loro volta impegnati – nell’abitazione di via dei Cogorno – a ospitare o nascondere i partigiani impegnati negli scontri. C’è il fratello Luigi, poi – oggi 96enne – che fu prigioniero degli inglesi nella lontana Africa. E l’altro fratello, Giovanni B., prigioniero in un campo di lavoro in Germania dov’è morto sotto i bombardamenti degli alleati. Un desiderio di aiutare che nasce in famiglia e prosegue per tutti gli anni fino alla fine della guerra mondiale. Sposato con Vanda Fornaroli nel 1947 a Lavagna, lei ligure di Albenga ma conosciuta in Calabria dove Marini era di stanza, avevano festeggiato nel 2007 60 anni di matrimonio. Rimasto vedovo due anni dopo ha continuato a lavorare nel suo orto e tra i suoi amati olivi, sempre infaticabile, sempre generoso, sempre pronto a raccontare i suoi trascorsi – spesso rocamboleschi – relativi alla guerra. In questi ultimi anni, era stato nominato Presidente Onorario dell’ANPI lavagnese. Lascia la figlia Nadia Marini con il marito e il fratello Luigi. Questa sera alle 18, all’Oratorio della Ss. Trinità sarà recitato il Rosario. Domani mattina alle 10 nella Basilica di Santo Stefano verrà celebrato il funerale.