Il viaggio in Georgia e Azerbaigian raccontato dal Papa in udienza generale

CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa ha dedicato l’udienza generale al racconto del viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian, paesi che hanno radici culturali e religiose molto antiche -ha annotato il Pontefice-, ma che nello stesso tempo stanno vivendo una fase nuova: ambedue celebrano il 25° della loro indipendenza, essendo stati per buona parte del secolo XX sotto il regime sovietico. “In questa fase -ha aggiunto- incontrano parecchie difficoltà nei diversi ambiti della vita sociale. La Chiesa Cattolica è chiamata ad essere presente, ad essere vicina, specialmente nel segno della carità e della promozione umana; ed essa cerca di farlo in comunione con le altre comunità cristiane e religiose, nella certezza che Dio è Padre di tutti e noi siamo fratelli e sorelle”.
All’udienza erano presenti anche alcuni ex prigionieri di Auschwitz, il campo di concentramento nazista in Polonia. “Saluto cordialmente -ha detto il Santo Padre- tutti i polacchi e in modo particolare gli ex prigionieri del campo di concentramento d’Auschwitz”. Subito i fedeli in piazza S. Pietro ha rivolto un applauso agli ex deportati.