Omicidio di Albano Crocco: prosegue la ricerca di indizi e testimonianze

16062013 bardineto sicuri in montagna giornata nazionale di prevenzione degli incidenti nella stagione estiva dal titolo sicuri sul sentiero a cura del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico delle scuole centrali di escursionismo e di alpinismo giovanile e delle scuole di alpinismo del CAI

LUMARZO – Gli inquirenti non hanno più dubbi: Albano Crocco, 68 anni, è stato ucciso nella giornata di martedì nel bosco di Craviasco: prima è stato colpito con un colpo di fucile alla schiena, poi è stato decapitato. La testa, però, non è ancora stata trovata: i Carabinieri con l’ausilio dei cani stanno proseguendo le ricerche, sempre concentrate nell’area boschiva, che si fanno urgenti, tenendo conto che il maltempo previsto per la giornata di domani potrebbe complicare il lavoro. Nello stesso tempo, proseguono le indagini: i militari ormai rimangono in pianta stabile nel territorio di Lumarzo, visto che l’ipotesi pi ù accreditata è che l’assassino sia da ricercare in ambito locale, nella cerchia ristretta di coloro che frequentavano la vittima. Il movente non è chiaro, ma si scava su scontri o problemi pregressi. Certamente, la ricostruzione appare strana e sorprendente, in quanto Albano Crocco era conosciuto da tutti a Craviasco come una persona serena e pacifica. Molte persone hanno espresso partecipazione al dolore dei familiari, la moglie Assunta e i figli Davide e Daniela. Ad ogni modo, per ora non c’è nessuna persona sottoposta a indagini. “Sono giornate di grande preoccupazione, soprattutto per gli abitanti della frazione di Craviasco” -riferisce il Sindaco di Lumarzo Guido Guelfo. Il pensiero che ci sia un feroce assassino in libera circolazione angustia la gente, che non si sente sicura in casa propria. “I Carabinieri -continua Guelfo- stanno facendo un lavoro molto attento; sono qui giorno e notte e noi riforniamo loro un po’ di generi alimentari. L’auspicio è che si arrivi presto a una conclusione e che vengano trovati i responsabili di questo atto per il quale non ci sono parole” -conclude Guelfo. Intanto, è stato preso il provvedimento di bloccare la strada verso Creviasco per impedire l’arrivo continuo di curiosi; possono passare solo i residenti e coloro che sono in servizio per la soluzione della vicenda.