L’ultimo saluto a Mons. Avvantaggiato: alla Casa del Clero mancherà la sua compagnia

CHIAVARI – Mons. Romano Avvantaggiato, nonostante l’età e la malattia, era vivace e socievole, sapeva stare in compagnia, cantava, stava agli scherzi: lo ha ricordato così oggi all’inizio della Messa esequiale don Vittorio Gotelli, responsabile della Casa del Clero di Chiavari, che ha accolto don Avvantaggiato negli ultimi due anni e mezzo della sua vita. Ai funerali, celebrati nella cappella del Seminario, erano presenti, accanto al fratello Luciano e alla famiglia, i sacerdoti della Casa del Clero e altri preti diocesani.
Mons. Avvantaggiato era nato a Roma il 19 febbraio 1928. E’ stato ordinato prete il 25 marzo 1951; per molti anni del suo ministero è stato inviato come Parroco nei quartieri popolari, dove venivano costruite nuove chiese, per avviare l’attività pastorale; poi, è stato parroco nella Basilica di S. Marco in piazza Venezia e docente di Teologia all’Università La Sapienza. Colpito da un ictus, si è trasferito il 20 febbraio 2014 alla Casa del Clero di Chiavari per essere più vicino al fratello, abitante a Genova. Il vescovo Alberto Tanasini nell’omelia ha ricordato la sua cordialità: era un uomo sereno -ha detto-, aperto all’incontro, che coglieva sempre l’aspetto positivo nelle persone e nelle situazioni. Alla Casa del Clero partecipava tutti i giorni alla Messa e al Rosario; cercava il rapporto con gli altri preti; le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente; ricoverato all’ospedale di Lavagna, in due giorni se n’è andato. Dopo il funerale, la salma è stata portata al cimitero di Chiavari per la sepoltura. “Ci mancherà”  ha concluso don Gotelli.