Udienza del Papa: i gesti di misericordia verso i malati e i carcerati

CITTA’ DEL VATICANO – Visitare i malati e i carcerati sono opere di misericordia antiche, eppure sempre attuali, alle quali il Santo Padre ha dedicato la catechesi di oggi in Vaticano.
Le opere di misericordia verso i malati e i carcerati sono caratterizzate dal valore della condivisione: chi è malato, spesso si sente solo e una visita -ha rimarcato il Papa nella catechesi in piazza S. Pietro- diventa un’ottima medicina! “Un sorriso, una carezza, una stretta di mano sono gesti semplici, ma tanto importanti per chi sente di essere abbandonato a se stesso”. “Gli ospedali sono vere cattedrali del dolore, dove la carità sostiene gli ammalati”. Dello stesso atteggiamento di condivisione hanno bisogno i carcerati: qualsiasi cosa uno abbia fatto -ha ricordato il Pontefice- rimane pur sempre amato da Dio.
“Penso spesso ai carcerati -ha detto-, li porto nel cuore. Mi domando che cosa li ha portati a delinquere e come abbiano potuto cedere alle diverse forme di male. Eppure, insieme a questi pensieri sento che hanno tutti bisogno di vicinanza e di tenerezza, perché la misericordia di Dio compie prodigi”.
Al termine dell’udienza il Papa, ricordando la Dedicazione della Basilica Lateranense, che si celebra oggi, ha chiesto ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli, di pregare per lui, affinché confermi sempre i fratelli nella fede.