Gemellaggi con le zone terremotate: la Liguria è legata alle Marche

GENOVA – Sono avviati e operativi i gemellaggi di tutte le diocesi italiane con le località colpite dal terremoto in Centro Italia. Le diocesi di Liguria, Piemonte, Valdaosta, Emilia Romagna e Calabria sono gemellate con le diocesi delle Marche colpite dal sisma; con Rieti sono legate le Caritas di Lazio, Lombardia, Toscana, Basilicata e Puglia; con Spoleto e Norcia le Caritas di Umbria, Triveneto, Campania e Sardegna; con L’Aquila e Teramo-Atri quelle di Abruzzo, Molise e Sicilia. Tutta la rete della solidarietà è dislocata e nelle varie località sono già incominciate attività e incontri. In particolar modo, per quanto riguarda le Marche, dove sono impegnate le Caritas della Liguria, si è svolta una riunione a S. Benedetto del Tronto, durante la quale è stato presentato il nucleo operativo emergenze, che opererà sul territorio sia nella fase critica attuale che in quella successiva. La prima preoccupazione sarà quella di mantenere i legami tra le persone, attualmente accolte negli alberghi sparsi su tutta la costa marchigiana: si tratta di mantenere unite le comunità e di puntare sulla ripresa immediata, onde evitare lo spopolamento definitivo di questi paesi dell’Appennino. Le Caritas appoggeranno i preti terremotati e i volontari, organizzeranno appuntamenti di preghiera, garantiranno mezzi di comunicazione. Per l’aiuto materiale sono già stati destinati i primi fondi della CEI, che ammontano a un milione di euro, alle diocesi messe in ginocchio dal sisma per gli interventi d’emergenza. Anche il Card. Angelo Bagnasco, che ha visitato la popolazione di Norcia e Preci, ha esortato la gente a non abbandonare il territorio; ha auspicato che l’attenzione del paese non venga mai meno per queste zone, affinché la vita possa continuare in questi magnifici borghi -ha detto-, dove c’è bellezza di relazioni che durano nel tempo. Si possono fare offerte sul conto corrente postale della Caritas n. 347013. Altre informazioni sul sito caritas.it.