Il Papa al Giubileo dei poveri in Vaticano: “è inaccettabile che spesso la persona umana venga scartata”

CITTA’ DEL VATICANO – Il Giubileo delle persone socialmente escluse, celebrato in Vaticano, ha puntato i riflettori su coloro che normalmente e ingiustamente vengono scartati dall’opinione pubblica: richiamando il testo del profeta Malachia, proposto dalla XXXIII Domenica per annum, il Papa ha contrapposto i poveri in spirito ai superbi, ovvero coloro che hanno posto nella loro autosufficienza e nei beni del mondo la sicurezza della vita. Si tratta di scegliere se orientarsi verso Dio o verso le cose che passano. Gesù nel Vangelo avverte che nella storia del mondo ci saranno conflitti e carestie, ma non bisogna avere paura di fronte agli sconvolgimenti di ogni epoca. Gesù chiede di perseverare nel bene e di porre piena fiducia in Dio. “Che cosa resta, che cosa ha valore nella vita, quali ricchezze non svaniscono? -ha domandato il Papa- Sicuramente due: il Signore e il prossimo. Questi sono i beni più grandi, da amare”. “La persona umana, posta da Dio al culmine del creato, viene spesso scartata -ha proseguito-, perché si preferiscono le cose che passano. E questo è inaccettabile, perché l’uomo è il bene più prezioso agli occhi di Dio. Ed è grave che ci si abitui a questo scarto”.