CHIAVARI – A 15 anni dalla morte di Ido Biancardi, pensionato di 68 anni, avvenuta nell’alluvione di Chiavari del 2002, i familiari hanno ottenuto un risarcimento di 800 mila euro. Lo ha stabilito il Tribunale delle Acque pubbliche di Torino che ha accolto la richiesta presentata dal legale dei familiari, l’avvocato Giovanni Beverini. A essere stati condannati a rifondere il danno sono stati il Comune di Chiavari, gli eredi del sindaco di allora Alessandra De Barbieri, gli eredi del costruttore delle rimesse e il condominio. L’uomo morì annegato nel box della sua casa, mentre cercava di recuperare l’auto, dopo l’esondazione del Rupinaro avvenuta a causa del crollo di un muro di contenimento dell’argine. Era stata aperta una inchiesta penale che aveva visto indagati De Barbieri (morta durante il procedimento) e il suo predecessore che era stato assolto. Il tribunale delle acque aveva però stabilito che la manutenzione del muro spettasse al Comune e che la stessa amministrazione non aveva avvertito i cittadini dei rischi dell’allerta.