CHIAVARI – I protagonisti della trilogia di libri di Francesco Baratta, presentata questa mattina alla Società Economica Chiavarese, sono monsignor Luigi Lavagnino, don Luciano Serra e don Marcello Botto. Tre sacerdoti che, grazie alle loro azioni e ai loro gesti, hanno contribuito alla diffusione del messaggio evangelico nel levante ligure. Amore per la Chiesa, attenzione alle persone, semplicità, povertà e umiltà sono i punti in comune che hanno contraddistinto la loro missione, finalizzata all’avvicinamento delle persone al mondo cristiano. Le numerose foto, lettere e testimonianze dirette di amici e colleghi, aiutano a ricostruire il profilo e la vita di questi personaggi. Nel libro “Sciu Prevostu: Monsignor Luigi Lavagnino un secolo da pastore” è raccontata la vita di don Luigi Lavagnino, sacerdote che per sessantotto anni ha animato la parrocchia di Castello di Carro. Il testo è stato scritto in occasione dei cento anni del Prevosto quale umile, ma doveroso e grato omaggio al prete santo passato alla gloria del paradiso. Nelle pagine dedicate alla vita di Monsignor Luigi Lavagnino il lettore riesce a cogliere una sintesi serena e lineare della persona e dell’opera di questo pastore grazie al racconto di episodi caratteristici della sua vita che permettono di cogliere la concretezza della sua umanità, particolarmente, di quel ministero presbiterale che ha cosi ben caratterizzato ogni sua azione. Nel libro “Il protagonista silenzioso: la vocazione di don Luciano Serra” è raccontata la storia di don Luciano, persona di grande umanità e concretezza, ricca di idee, decisa e volitiva, capace di realizzare tutto ciò che si proponeva. L’autore vuole cogliere l’opportunità per ricordare la sua vocazione, la sua ricchezza sacerdotale, la sua profonda amicizia. La lettura di alcuni suoi scritti e testimonianze inedite di tante persone che lo hanno conosciuto, frequentato e ascoltato, fanno apparire don Luciano luminoso per una tersa bellezza e con un nutrito spessore della sua vocazione sacerdotale. Nel libro “Don Marcello Botto: un parroco e la sua chiesa” è raccontata la vita di don Marcello Botto, personaggio schivo, discreto, piuttosto nascosto, lontano dai riflettori e da qualsiasi ribalta. Don Marcello aveva quel cuore che era capace di raccogliere la perenne novità del Vangelo, il perenne stile del Buon Pastore, è stato un uomo che ha vissuto la spiritualità della croce, non soltanto nella sua sofferenza ma nel suo darsi.
Home NOTIZIE Cultura e Spettacoli Tre sacerdoti, tre storie di fede: presentati i volumi scritti da Francesco...