CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa è vicino alla popolazione del Perù, “duramente colpita da devastanti alluvioni”. Francesco si è espresso in questo modo subito dopo l’Angelus a piazza San Pietro, ricordando, tra l’altro, l’importanza durante la Quaresima di avvicinarci a Gesù, “incontrarlo nella preghiera in un dialogo cuore a cuore”, e diventare “artefici di riconciliazione” Il pontefice ha anche ricordato la festa dei papà. “Questo tempo di Quaresima è l’occasione buona per avvicinarci a Lui, incontrarlo nella preghiera in un dialogo cuore a cuore, parlare con Lui, ascoltare Lui; è l’occasione buona per vedere il suo volto anche nel volto di un fratello o di una sorelle sofferente. In questo modo possiamo rinnovare in noi la grazia del Battesimo, dissetarci alla fonte della Parola di Dio e del suo Santo Spirito; e così scoprire anche la gioia di diventare artefici di riconciliazione e strumenti di pace nella vita quotidiana.” Subito dopo l’Angelus, Francesco ha assicurato la sua “vicinanza alla cara popolazione del Perù, duramente colpita da devastanti alluvioni. Prego per le vittime e per quanti sono impegnati nel prestare soccorso”. Poi, un pensiero per Josef Mayr-Nusser, proclamato Beato a Bolzano. Un padre di famiglia, esponente dell’Azione Cattolica, morto martire perché si rifiutò di aderire al nazismo per fedeltà al Vangelo: “Per la sua grande levatura morale e spirituale egli costituisce un modello per i fedeli laici, specialmente per i papà, che oggi ricordiamo con grande affetto, anche se la festa liturgica di san Giuseppe si festeggia domani perché oggi è domenica. Salutiamo tutti i papà con un grande applauso. ”.