GENOVA – “Genova l’abbraccia con grande affetto!”. È il ringraziamento del card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, al Papa, al termine della Messa che ha visto radunate in piazzale Kennedy decine di migliaia di persone, sotto un cielo azzurro limpido, baciato dal sole caldo, che si confondeva con l’azzurro del mare. “L’abbiamo atteso con intensità, e oggi questo sogno si compie: il Papa è qui!”, ha proseguito il cardinale: “Genova ha il cuore grande, è generosa verso i poveri e gli indigenti nonostante le difficoltà economiche e lavorative; ha le braccia aperte per accogliere, ascoltare i bisogni antichi e nuovi, per aiutare secondo una storia consolidate che non si sovrappone al popolo ma appartiene alla sua anima. Il nostro carattere non ama i proclami, è riservato, preferisce fare, anche se non sempre riesce a camminare insieme. La fede è diffusa, anche se è insidiata dal processo di secolarizzazione che ha invaso l’Europa: deve crescere nella conoscenza della Parola di Dio, del Magistero, nella preghiera e nella vita sacramentale, per poter ispirare sempre più la vita, ed essere lieviti di evangelizzazione e di bene anche per la società civile”. “L’impegno ad essere missionari del Vangelo deve e può crescere, i giovani ne sono un avamposto promettente”, il primo impegno. “Genova vuole essere Chiesa in cammino con la gente, fontana del villaggio, porto accogliente per chi arriva e per quanti partono in cerca di lavoro e di domani”. “La sua vicenda umana si intreccia con Genova: osiamo dire con noi!”, ha concluso Bagnasco ricordando che “dal nostro porto i suoi nonni sono partiti per l’Argentina, e l’anima di migrante ha segnato il suo spirito in modo indelebile”. FONTA AGENSIR