GENOVA – La Papa mobile arriva nel centro storico di Genova, che per un giorno, abbandona quella sua caratteristica chiusa e a tratti distaccata, ma si scioglie nell’abbraccio al successore di Pietro. La folla acclama, saluta, incita Francesco, prima dell’ingresso in Cattedrale a San Lorenzo, dove ad attenderlo si trovano vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi. Ancora una volta è il cardinale Angelo Bagnasco a porgere il saluto per primo. In Liguria sono presenti circa 600 sacerdoti diocesani e 600 religiosi, nonchè poco più di 2mila religiose, che cercano di rispondere alle numerose necessità pastorali. Il Papa chiede un momento di silenzio e preghiera per ricordare i fratelli copti egiziani, uccisi perchè non hanno voluto rinnegare la fede.
Quindi il dialogo con Don Andrea Carcasole, sacerdote alla Certosa, circa 12.000 fedeli; Don Pasquale Revello, coetaneo di Papa Francesco, con il quale il Pontefice scherza:
Madre Rosangela Sala e Padre Andrea Caruso. Al centro dei colloquio col Papa i temi legati alla fraternità sacerdotale, la diocesanità, le crisi vocazionali. Il richiamo forte del Santo Padre è stato per una testimonianza di fedeltà al carisma con quell’amore che ne mostra la bellezza e che affascina. Infine l’invito a vivere un’intensa vita spirituale.