Papa all’Angelus: “Non abbiate paura!” mettere in conto fallimenti, sofferenze, persecuzioni

CITTA’ DEL VATICANA – “Non abbiate paura!” Richiamando l’invito di Gesù ai discepoli inviati in missione, il Papa rivolto a tutti i fedeli all’Angelus, ha ricordato che non c’è garanzia di successo nell’annunciare il Vangelo; di mettere quindi in conto fallimenti, sofferenze e persecuzioni. Dopo la recita dell’Angelus, il pensiero del Papa è corso alle vittime e i loro familiari travolti ieri da una frana in un villaggio nella provincia del Sichuan, in Cina. “Prego per i defunti e i feriti e per quanti hanno perso la casa. Dio conforti le famiglie e sostenga i soccorritori”. Quindi il ricordo del vescovo Teofilo Matulionis, ucciso in odio alla fede nel 1962, quando aveva già quasi 80 anni, beatificato oggi a Vilnius. “Rendiamo lode a Dio per la testimonianza di questo strenuo difensore della Chiesa e della dignità dell’uomo”. Un saluto particolare, il Papa ha rivolto al clero e ai fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina, e ai pellegrini della Bielorussia, che oggi hanno celebrato nella Basilica di San Pietro il 150° anniversario della canonizzazione di San Giosafat, invocando per ciascuno di loro: “il coraggio della testimonianza cristiana e il dono della pace per la cara terra ucraina”.