Guardare a Maria per imparare a credere: l’invito del vescovo a Nozarego

SANTA MARGHERITA LIGURE – La figura di Maria, punto di riferimento per la comunità parrocchiale di Nozarego, emerge ad esempio anche dalle letture domenicali proposte dalla Liturgia, nella domenica in cui si festeggiava N. S. del Carmine. Nella sua profezia, Isaia usa un’immagine efficace: l’acqua, la neve che irrigano la terra, e la terra porta frutto. Una rappresentazione, ha spiegato il vescovo Alberto Tanasini, che ben rappresenta la figura della Madre di Gesù. Per far sì che il terreno diventi fertile e porti frutto, ha proseguito il vescovo nell’omelia pronunciata nel santuario sammargheritese, dobbiamo guardare a Maria. La Parola di Dio, infatti, entra in chi l’ascolta ed è capace di operare. In questo scambio, il seme che porta frutto assorbe la terra e cresce secondo il terreno in cui è caduto. Così Maria ha dato l’impronta dell’umanità al figlio di Dio che si è fatto uomo. Così, chi riceve la Parola di Dio, porta frutto attorno a se stesso. I festeggiamenti Mariani a Nozarego sono stati animati dal Coro Antares dei Frati di Viale Tappani a Chiavari. La corale ha animato la Messa e la processine che ha concluso le celebrazioni.