Il Papa saluta Villavicencio con la preghiera alla Croce della riconciliazione

VILLAVICENCIO – Dolore, commozione, preghiera, speranza. C’è stato tutto questo nel grande incontro per la Riconciliazione nazionale a Villavicencio. Un momento lungamente atteso da un popolo che ha sofferto per la guerra ma che ora, come ha sottolineato Francesco, compie il “primo passo” di un cammino di pace. Significativo il luogo dove l’incontro è avvenuto. Il Papa stesso lo sottolinea quando afferma: “Ci siamo riuniti ai piedi del Crocifisso di Bojayà, che il 2 maggio 2002 assistette e patì il massacro di decine di persone rifugiate nella sua chiesa”. Altrettanto significative le persone presenti: vittime della violenza di una guerra decennale, militari e agenti di polizia, ma pure ex guerriglieri. Tutti, in un modo o nell’altro, portano “ferite che stentano a cicatrizzarsi” perché, annota il Papa, “ogni violenza commessa contro un essere umano è una ferita nella carne dell’umanità”.