Chiavari, inchiesta sui rifiuti: “Non siamo preoccupati” dice l’ex Sindaco Levaggi

CHIAVARI – Dal punto di vista amministrativo la nostra Giunta non ha responsabilità. Interviene così Roberto Levaggi sull’inchiesta legata ai rifiuti portata alla luce dalla Finanza. Le indagini descrivono un’errata valutazione da parte del Comune sulla quantità di alghe tolte nel febbraio 2014 dalla spiaggia del porto: 250 tonnellate per una spesa di 40 mila euro contro la fattura da 360 mila euro – cioè 2 mila tonnellate di alghe – presentata al termine del lavoro dalla ditta incaricata. Levaggi, che all’epoca aveva la responsabilità delle finanze, afferma che al ricevere la fattura decise di non pagarla. La spesa deliberata era di 40 mila euro, non quella cifra così elevata. Di qui il contenzioso: il Comune ha incaricato per difesa e analisi l’avvocato Cocchi e l’ingegnere Sanfilippo e la situazione si è trascinata sino ad oggi. “C’è l’inchiesta – spiega ancora l’ex Sindaco – ma ad ora la ditta ha preso solo i 40 mila stabiliti”. Per questo motivo, commenta Levaggi, l’inchiesta non ci preoccupa. Anche se – per far risultare la cifra dei 360 mila euro a bilancio – la tassa rifiuti 2015 dei chiavaresi venne aumentata. Alla domanda se avesse mai dubitato dei suoi funzionari, risponde: no, anzi, li ho sempre considerati preparati. Profilo basso poi, da parte del Sindaco attuale, Marco Di Capua che sulla vicenda preferisce attendere il pronunciamento della Procura ed eventuali rinvii a giudizio. Nei prossimi giorni, spiega soltanto, sposterò i dipendenti affinché non abbiano più contatti con la ditta coinvolta, la Costa Mauro. Ad uno dei funzionari indagati, aggiunge, avevo già tolto l’incarico sulla nettezza urbana perché mi ero accorto che qualcosa non andava alla discarica di Bacezza, mantenendolo però ai lavori pubblici.