Bancarotta fraudolenta, rinviati a giudizio due imprenditori

CHIAVARI – La Procura della Repubblica di Milano ha richiesto il rinvio a giudizio per due imprenditori, padre e figlio, rappresentanti legali di due società nel settore del commercio delle imbarcazioni di lusso, con uffici nel porto di Lavagna ma sede legale a Milano.
L’attività, condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Chiavari, ha avuto origine dalla denuncia di due clienti, un cittadino monegasco ed uno svizzero, truffati nell’ambito dell’acquisto di alcuni yacht.
Il primo aveva versato 562mila mila euro, mentre il secondo ha versato due bonifici da oltre un milione di euro, ma in entrambi i casi le imbarcazioni non sono mai state consegnate, una perchè la società costruttrice nel frattempo era già stata posta in liquidazione, l’altra perchè in realtà era di proprietà di un’altra società di leasing.
Le indagini della Guardia di Finanza chiavarese hanno consentito di appurare che le somme incassate dalla società del padre, in fallimento, sono state dolosamente trasferite a quella del figlio. Per questo motivo, per i due è stata avanzata richiesta di rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta. Nell’ambito dei successivi accertamenti fiscali, sono stati constatati complessivamente circa 10 milioni di euro di redditi non dichiarati. Inoltre, sono emerse ulteriori responsabilità penali per omessi versamenti IVA per oltre 400 mila euro.