Papa: l’autorità esercitata male, crea sfiducia

CITTA’ DEL VATICANO – L’autorità se viene esercitata male, crea “un clima di sfiducia e di ostilità”, i discepoli di Gesù invece sono chiamati a non sopraffare gli altri, in nessun modo, e a mettersi al servizio. Così il Papa stamani all’Angelus, recitato dalla finestra dello studio del Palazzo apostolico, che guarda Piazza San Pietro. Il Papa sostanzialmente ha invitato a non avere un atteggiamento di superbia, ma di modestia, essenziale per seguire Gesù. “Noi discepoli di Gesù non dobbiamo cercare titoli di onore, di autorità o di supremazia. Io vi dico che a me personalmente addolora vedere persone che psicologicamente vivono correndo dietro la vanità delle onorificenze. Noi, discepoli di Gesù non dobbiamo fare questo, poiché tra di noi ci dev’essere un atteggiamento semplice e fraterno”. “Siamo tutti fratelli e non dobbiamo in nessun modo sopraffare gli altri e guardarli così, no”, ha proseguito avvertendo che “se abbiamo ricevuto delle qualità dal Padre celeste, le dobbiamo mettere al servizio dei fratelli, e non approfittarne per la nostra soddisfazione e interesse personale”. ll suo invito è, in sostanza, a non considerarsi superiori agli altri perché “la modestia è essenziale per una esistenza che vuole essere conforme all’insegnamento di Gesù”, che è venuto per servire, non per essere servito. La Vergine Maria, umile di cuore – ha auspicato – ci aiuti a “rifuggire dall’orgoglio e dalla vanità”. Dopo la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha ricordato che ieri a Indore, in India, è stata proclamata Beata Regina Maria Vattalil, religiosa della Congregazione delle Suore Clarisse Francescane, che venne uccisa per la sua fede cristiana nel 1995. “Suor Vattalil – ricorda – ha dato testimonianza a Cristo nell’amore e nella mitezza, e si unisce alla lunga schiera dei martiri del nostro tempo”. “Era tanto buona. La chiamavano ‘La suora del sorriso'”, sottolinea. L’auspicio del Papa è che il suo sacrificio “sia seme di fede e di pace, specialmente in terra indiana”.