DIOCESI – Nella solennità dell’Immacolata, la chiesa invita a venerare Maria, tutta bella, tutta pura, perchè libera dal peccato. E’ quanto ha richiamato il vescovo Alberto Tanasini nella celebrazione presieduta nella Cattedrale di N. S. Orto a Chiavari. Ogni sforzo di apparire belli, con tutti gli artifici che oggi ci vengono offerti – ha detto il vescovo – naufraga miseramente a confronto di questa umile ma luminosa donna. In lei – ha proseguito – vediamo la vera novità. Il mistero dell’Immacolata ci dice che la nuova creatura non è tale per rimedi esteriori, ma per la pienezza di grazia. La condizione di Maria, di inimicizia con satana, non riguarda solo lei, ma anche alla stirpe che ha all’origine il figlio Gesù, e tutti quelli che in lui rinascono. “Dunque – ha spiegato Mons. Tanasini – tutti noi siamo coinvolti nel mistero dell’Immacolata concezione, perchè redenti dalle colpe”. Tutto questo, però, attende una risposta, e Maria l’ha data con il suo Eccomi. Lo stesso che ha pronunciato ieri Paolo Nicora, 44 enne, originario di San Salvatore di Cogorno, geologo, entrato in seminario cinque anni fa per intraprendere un cammino che lo ha condotto sino al ministero del Diaconato. “E’ un servizio – ha spiegato Mons. Tanasini – che guarda prima che a fare prestazioni, alla salvezza del mondo, dei fratelli.” Improntato alla figura di Maria anche il versetto di Daniele, scelto dal nuovo diacono nell’immagine di invito alla cerimonia di ordinazione diaconale: Così i viventi sappiano che l’altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo può dare a chi vuole e insediarvi anche il più piccolo degli uomini”.