Papa per Capodanno: servire la vita umana è servire Dio

CITTA’ DEL VATICANO – Il nuovo Anno “si apre nel nome della Madre di Dio”. “La Madre, firma d’autore di Dio sull’umanità, custodisca quest’anno e porti la pace di suo Figlio nei cuori e nel mondo”. E’ quanto ha sottolineato Papa Francesco, presiedendo nella Basilica Vaticana la Santa Messa nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e per la 51.ma Giornata mondiale della pace. “Da quando il Signore – ha aggiunto – si è incarnato in Maria, da allora e per sempre, porta la nostra umanità attaccata addosso”: Non c’è più Dio senza uomo: la carne che Gesù ha preso dalla Madre è sua anche ora e lo sarà per sempre. Dire Madre di Dio ci ricorda questo: Dio è vicino all’umanità come un bimbo alla madre che lo porta in grembo. Nella sua Madre, il Dio infinito si è fatto piccolo. L’uomo – ha detto il Papa – “non è più solo”, “mai più orfano”. L’Anno si apre con questa novità: E noi la proclamiamo così, dicendo: Madre di Dio! È la gioia di sapere che la nostra solitudine è vinta. È la bellezza di saperci figli amati, di sapere che questa nostra infanzia non ci potrà mai essere tolta. È specchiarci nel Dio fragile e bambino in braccio alla Madre e vedere che l’umanità è cara e sacra al Signore. Perciò, servire la vita umana è servire Dio e ogni vita, da quella nel grembo della madre a quella anziana, sofferente e malata, a quella scomoda e persino ripugnante, va accolta, amata e aiutata.