Messaggio del Papa per la Quaresima 2018

CITTA’ DEL VATICANO – “Per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti”. E’ il titolo del messaggio del Papa per la Quaresima 2018. Ad una settimana di distanza dal mercoledì delle ceneri, nella sala stampa vaticana questa mattina è stato presentato il documento redatto da Francesco. Il Papa mette in guardia dai falsi profeti, che spengono l’amore.

L’amore, grande motore della Quaresima, può essere ostacolato dai falsi profeti di oggi. E’ su questo punto del messaggio del Papa che si sofferma il Card. Peter Turkson nella conferenza in sala stampa vaticana.
Le tre pratiche – digiuno, preghiera ed elemosina – possono essere sfidati dal dilagare dell’iniquità, capace di raffreddare l’amore. Denaro, egoismo, droga e ciarlatani sono i falsi profeti di oggi, gli “incantatori di serpenti” – scrive il Papa, che approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone e portarle dove vogliono loro, dentro relazioni “usa e getta” o in guadagni facili ma disonesti. Truffatori, insomma, che offrono cose senza valore, una vita virtuale che invece toglie dignità, libertà e la capacità di amare. E’ l’inganno della verità, dice il Papa che consiglia di imparare a non fermarsi alla superficie, ma riconoscere ciò che lascia dentro ognuno di noi un’impronta buona e duratura, perché viene da Dio e vale il nostro bene. Segnali, prosegue il Papa nel messaggio, che raffreddano la carità.
Tutto questo si trasforma in violenza contro coloro che sono ritenuti una minaccia: il bambino non ancora nato, l’anziano ammalato, lo straniero o l’ospite di passaggio. Su questo punto, interrogato da un giornalista sui fatti di Macerata, il Card. Turkson ha spiegato che la politica oggi corre
il rischio di non lasciarsi coinvolgere, un falso profeta, che contribuisce
al dilagare dell’iniquità. Cosa fare allora?, chiede il Papa nel messaggio, che risponde: dedicare più tempo alla preghiera, permettere al cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi, educarci all’elemosina, che libera dall’avidità e aiuta a scoprire che il prossimo è un fratello. Infine, il digiuno che sveglia, disarma, toglie forza alla violenza, ci fa più attenti a Dio. L’invito del Papa è ecumenico, rivolto a tutti coloro che – al di là dei confini della Chiesa cattolica – sono afflitti dal dilagare dell’iniquità, dal gelo che paralizza i cuori e le azioni, dal venire meno del senso di comune umanità.