Quaresima: cammino comunitario di conversione, non formale

DIOCESI – I tratti essenziali della Quaresima, sono stati messi in luce nell’omelia pronunciata dal vescovo Alberto Tanasini nella Cattedrale di N. S. dell’Orto a Chiavari durante il rito delle Ceneri. In primo luogo il cammino di conversione, che ci accompagna verso la Pasqua. Un percorso non individuale, ma comunitario, partendo da una consapevolezza profonda che ci è data dalla Croce di Gesù. “Questo deve scuotere il nostro cuore e il nostro sguardo, la nostra mente, diventare considerazione profonda e dire: guarda quanto io ho chiesto a Dio.La Quaresima è tuttavia, tempo di grazia, in cui si manifestano con maggiore forza i doni di Dio. E’ la sua grazia che ci sostiene operando dentro chi si apre al suo aiuto. Ogni gesto del cammino penitenziale, tuttavia, non deve essere vissuto come un formalismo. Anche l’elemosina, il digiuno, la preghiera, sono sono atti formali, ma richiami forti alla nostra penitenza. L’elemosina richiama la carità, il perdono, l’attenzione al povero e l’accoglienza dell’ultimo. Il digiuno ci ricorda che privandoci di qualcosa ci mettiamo in condizione di aprire meglio il cuore a Dio. La preghiera è strumento di incontro profondo e vero con Dio. “Sia questo un tempo che non si esaurisce in questa sera, ma sia un tempo vero tutto preso dall’austerità della Quaresima e nello stesso tempo di vivere la gioia con Dio. Lasciatevi riconciliare con Dio“.