SORI – Una serata di formazione alla legalità, riconosciuta come supremo valore sociale e civile. Si è svolta al teatro comunale di Sori con la testimonianza di don Francesco Fiorino, il sacerdote di Marsala impegnato nel riutilizzo dei beni confiscati alla mafia per i bisogni della comunità locale. Secondo don Fiorino la lotta alle mafie deve partire già dai piccoli gesti quotidiani di ciascuna persona: evitare comportamenti di prevaricazione, dominio e sfruttamento, o sostenendo progetti e scelte di valore. Ecco dunque “antimafia quotidiana”. Alcune esperienze del sud sono state raccontate a Sori. Come quella di Nicola Clemenza, che in due comuni del trapanese, in sicilia, ha riunito alcune aziende olearie in un consorzio con l’obiettivo di svincolare la filiera dell’olio dal controllo mafioso.
