Card. Bagnasco sulla vicenda Alfie: un atto di arroganza chiudere una vita

CHIAVARI – A margine dell’incontro regionale con i seminaristi di tutta la Liguria, abbiamo raccolto il pensiero del card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del consiglio delle conferenze episcopali europee, sulla vicenda del piccolo Alfie Evans.

“E’ una situazione tristissima, ripete purtroppo la vicenda del piccolo Charlie. I genitori che hanno tutto il diritto a decidere, sono invece fermati bloccati e negati da altre presenze. Questo è un segno di dove stiamo andando. Il Santo Padre è stato molto chiaro dicendo che la vita deve essere sempre custodita e mantenuta, e che il desiderio dei genitori, che è un loro diritto, deve sempre essere rispettato. Tanto più che ci sono degli ospedali come il Bambin Gesù, ma anche il Gaslini di Genova, che si sonio detti pronti per accogliere questo piccolo. Ha lasciato colpiti il fatto che questo bimbo, sospeso, staccato da ogni alimentazione ha continuato, con estrema forza a vivere, e questo dovrebbe anche farci pensare sulla nostra presunzione, arroganza umana sul dire ‘Non va più bene, si deve chiudere una vita’. Questo è assurdo”