Leivi, evitato il commissariamento – Video

LEIVI – Non ci sarà il commissariamento di Leivi: alla fine la pratica sugli equilibri di bilancio, bocciata lo scorso 18 luglio, è passata con i voti della maggioranza. È il risultato del Consiglio comunale di ieri sera convocato dal Sindaco in seduta straordinaria e urgente. E proprio su questo punto si è concentrato il dibattito ad inizio assemblea. Dai banchi dell’opposizione Daniela Prato ha s piegato che non c’era motivo di urgenza, l’unico tema con un termine di scadenza erano gli equilibri di bilancio, ma c’era tempo sino al 31 luglio. Inoltre, ha proseguito Prato, nella riunione di capigruppo che si è svolta mercoledì con il Sindaco, fissata per trovare un punto di accordo sulla questione, avevamo chiesto qualche giorno in più affinché due dei consiglieri di “Alternativa per Leivi”, che erano assenti, potessero avere tempo per valutare i vari aspetti del dibattito. Poi, invece, la convocazione del consiglio da parte del primo cittadino. Nel corso della seduta, Centanaro respinge le accuse al mittente e lo fa anche questa mattina: non accetto la richiesta di avere più tempo, dice, l’assemblea è stata convocata entro i termini, due giorni in più non avrebbero cambiato nulla, si tratta – spiega ancora – di una richiesta pretestuosa e forse concertata tra consiglieri di maggioranza e opposizione. Alla fine, Daniela Prato esce dall’aula perché afferma “sono lesi i diritti dell’opposizione”. Dopo di lei escono dall’aula anche Michele Marino e Angelo Solari e i numeri girano a favore del Sindaco, così passa la pratica degli equilibri di bilancio. Il consigliere Antonio Giorgio Solari propone l’istituzione di una commissione sul bilancio e un gruppo di lavoro sugli impianti sportivi. La richiesta passa all’unanimità. “Era assurdo commissariare Leivi – dice infine Centanaro – il comune non ha problemi di malgoverno e la contabilità è a posto”, e – infine, garantisce collaborazione tra le parti. Tuttavia, sottolinea ancora questa mattina Daniela Prato: con il Sindaco non si può discutere, non c’è dialogo con lui.